Guida all’illuminazione di emergenza

Guida all’illuminazione di emergenza

La corrente, in ogni ambiente, può mancare da un momento all'altro e, per ragioni di sicurezza, bisogna garantire l'illuminazione degli spazi soprattutto quando si tratta di luoghi pubblici o con accesso del pubblico.

Ovviamente, in caso di black-out, anche la abitazioni private vanno preparate alla possibilità che si resti al buio, per evitare spiacevoli incidenti cercando una via d'uscita. Soprattutto in luoghi pubblici esistono delle normative che vanno rispettate per l'installazione di un sistema di sicurezza che sia conforme. 

ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA OBBLIGATORIA
- In tutti i luoghi di lavoro
- Negli ambienti ad alto rischio
- Nei luoghi comuni di hotel con più di 25 stanze
- Negli asili nido
- Negli edifici particolarmente alti in corrispondenza di porte e scale antincendio
- Nelle attività commerciali che si sviluppano su uno spazio di oltre 400 metri quadrati
- Nei locali dove si tengono spettacoli (arene/teatri) per segnalare le vie di esodo
- Negli edifici scolastici, comprese le aule magne e gli impianti sportivi
- In ogni ambiente di un asilo nido

Negli impianti di illuminazione di sicurezza non solo è fondamentale utilizzare delle lampade che garantiscano l'illuminazione anche in caso di blackout, ma diventa fondamentale anche la segnaletica luminosa, che per esempio permette di evidenziare quali sono le vie di fuga di un edificio. 

I blackout non sono impossibili. Basta un temporale, un sovraccarico della rete, un incendio.

Secondo le normative europee inoltre, l'illuminazione di emergenza, deve: garantire una luminosità pari ad almeno il doppio di quella della luna in maniera tale che la visibilità sia rispettata; segnalare ed identificare le vie di fuga grazie a pittogrammi segnaletici illuminati o retroilluminati; non deve essere abbagliante; deve essere sottoposta a costante manutenzione (gli impianti vanno controllati una volta l'anno). 

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